PROBLEMI DI COPPIA
L’argomento è indubbiamente molto vasto e non si può esaurire in poche righe, ma cerco comunque di fornire quelle informazioni utili per apportare i cambiamenti necessari al miglioramento dei rapporti.
Normalmente, quando una coppia è in difficoltà, la relazione diventa un continuo recriminare l’uno contro l’altra. Ci si accusa reciprocamente di colpe, mancanze, difetti, ecc. Ognuno è convinto delle proprie ragioni e non riesce a vedere le cose dal punto di vista dell’altro. Mettersi in discussione in prima persona è sempre molto difficile per mille ragioni. La prima è l’ignoranza, nel senso di ignorare il funzionamento dei rispettivi schemi mentali.
Noi tutti crediamo che i nostri dissidi con il/la partner siano dovuti al fatto che è cambiato, all’inizio non era così, non dimostra più interesse per me, non si impegna con i figli, non ha più desiderio di fare l’amore, sta sempre male, è sempre stanco/a, si arrabbia troppo facilmente, vuole sempre avere ragione, pensa solo al lavoro, mi controlla, non mi sento più libero/a di vedere i miei amici, da retta solo a sua madre, spende troppi soldi in cose futili, non ha mai voglia di uscire, non gli/le va mai bene nulla, è inaffidabile, mi ha tradito…… e mi fermo qua perché la lista sarebbe troppo lunga.
In realtà, tutte le cose di cui sopra, non sono altro che la manifestazione di parti di noi che non conosciamo chiaramente, ma che vediamo riflesse nell’altro. E questo vale per entrambi i soggetti della coppia. In sostanza, senza esserne consapevoli, mettiamo in atto il meccanismo della proiezione, ossia, trasferiamo, o meglio, proiettiamo sugli altri, parti di noi più o meno gradevoli che condizionano i rapporti.
Per questo è fondamentale conoscere come si formano e come agiscono i nostri schemi mentali e sarebbe importante farlo prima di decidere per una separazione, perché, erroneamente si crede che tutto si possa risolvere cambiando partner, ma in realtà, se il cambiamento non avviene in noi stessi modificando i nostri schemi di fondo, porteremo le stesse dinamiche nella nuova coppia.
Per meglio comprendere, dobbiamo iniziare a guardare alla nostra prima e fondamentale relazione: la relazione primaria, ossia, quella vissuta con i nostri genitori, in quanto, è proprio dalla stretta relazione con nostra madre e nostro padre, in un rapporto caratterizzato dall’esperienza emozionale e sensoriale che prendono vita i nostri schemi mentali.
Sono proprio questi, che hanno creato le fondamenta sulle quali è stato eretto ciò che siamo diventati oggi nelle nostre relazioni d’amore.
Gli schemi mentali, si strutturano sulla base di ciò che il bambino ha recepito dalle emozioni vissute sia dai suoi genitori che da se stesso nel rapporto con loro, e dai loro pensieri formulati, in aggiunta agli avvenimenti accaduti dal momento del suo concepimento, al periodo della gestazione, fino ad arrivare al momento della nascita. Per questo sarà necessario, in un percorso di conoscenza di sé per relazionarsi meglio con l’altro, considerare i vari tipi di nascita, perché anche questi hanno una forte influenza sulla formazione degli schemi mentali di quel neonato che sarà l’adulto di domani.
Questo per indicare che quando il neonato viene alla luce, non è come erroneamente si crede, una pagina bianca sulla quale si inizia a scrivere da quel momento, ma una pagina in cui sono già stati tracciati dei segni a partire dal suo concepimento.
Poi, dal momento della venuta al mondo ai successivi primi anni di vita, altri segni più marcati e nitidi si vanno ad aggiungere a quelli iniziali ed insieme, costituiranno i punti di partenza di quella che sarà la futura modalità d’interazione nelle relazioni con gli altri, partner soprattutto.
Queste sono solo alcune informazioni teoriche, ma se vuoi, per cominciare, puoi richiedere la guida gratuita “Un saggio di Rinascita Creativa” e se desideri intraprendere questo Percorso, troverai tutte le indicazioni su come procedere per l’acquisto della prima delle tre sessioni del Programma “Responsabilità e Potere” e successivi Seminari.
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Con i miei saluti più sinceri.
Dott.ssa Teresa Canone