Questo seminario ci offre l’opportunità di conoscere meglio le nostre dinamiche relazionali.
Attraverso l’analisi delle proprie relazioni, che possono essere viste come test per capire la propria realtà psichica, possiamo notare che il partner col quale siamo o siamo stati in relazione, ha caratteristiche comuni al genitore col quale si hanno avuti maggiori conflitti. Per questo si dice che ci fa da specchio, perché ci fa vedere le nostre problematiche non risolte.
La maggior parte delle coppie pensa prevalentemente alla realizzazione della propria vita insieme in termini pratici. Nel senso che, normalmente, alla base c’è il sentimento che fa da propulsore, ma poi ci si impegna nell’organizzazione della vita insieme considerando aspetti come la casa, il lavoro, le vacanze, i figli, ecc. Tutti elementi sacrosanti, ma non si tiene mai o quasi mai conto di un aspetto che dovrebbe invece essere prioritario, ossia, un elemento naturale che è insito in ogni essere umano: l’evoluzione di se stessi.
Oltre ad essere un fatto naturale, dovrebbe essere anche un obiettivo di ogni singolo individuo così come della coppia. Là dove la coppia riesce a portare avanti insieme questa evoluzione, ha la possibilità di rafforzare il proprio legame, dando più valore a ciò che fa. In questo modo, invece di vivere una vita di stress, sprecando le proprie energie a scontrarsi, può dedicare la propria relazione a qualcosa di più elevato.
Si può arrivare a questo, attraverso tecniche molto semplici che aiutano le singole persone a riconoscere i propri schemi interiori relativi alla propria relazione d’origine.
La relazione d’origine o primaria è quella vissuta con i nostri genitori, caratterizzata dall’esperienza emozionale e sensoriale attraverso la quale abbiamo dato vita ai nostri schemi mentali.
Sono proprio questi, le fondamenta sulle quali è stato creato ciò che siamo diventati oggi nelle nostre relazioni d’amore, amicali, di lavoro, ecc.
Attraverso il meccanismo della proiezione poi, noi trasferiamo, o meglio, proiettiamo sugli altri, parti di noi più o meno gradevoli che condizionano i nostri rapporti.
Operando su di sé, diventando consapevoli delle proprie dinamiche relazionali, si giunge ad evitare i conflitti col partner, a non ripetere i modelli genitoriali ed i loro stessi errori.
Il primo passo in un rapporto conflittuale, è di riconoscere che non si è nemici, ma alleati che operano per risolvere un problema che in realtà, ha provenienza da altra parte e non nella coppia.
Attraverso il respiro circolare e agli esercizi proposti dal percorso di Rinascita Creativa, è possibile far affiorare i pensieri negativi repressi a livello della coscienza, che si scontrano con quelli, sempre inconsci, del/della partner. Il passo successivo è stabilire cosa si vuole ottenere all’interno della coppia ma anche nella vita.
Nel gruppo si lavora per individuare e poi lasciar andare i blocchi emotivi, operando a coppie o in piccoli sottogruppi. I risultati sono sorprendenti, spesso ci si accorge che la persona con la quale ci si trova a svolgere gli esercizi proposti, ha caratteristiche simili al partner, a un genitore, a un figlio, a seconda del familiare che si sta prendendo in considerazione. E grazie a questo fatto, è più facile individuare i propri e gli altrui limiti.
Con questa tecnica si riesce a prendere coscienza piuttosto velocemente delle proprie dinamiche psichiche, delle reazioni emotive, legate anche alla gelosia, alla sessualità, ecc.
Inoltre, integrando le dinamiche di base che intervengono nelle nostre relazioni, si impara anche ad attrarre un compagno adatto al proprio benessere intervenendo sulle emozioni prendendosene cura. Ad esempio, scaricando la rabbia e il rancore in modo positivo e potenziando l’autostima.
Dott.ssa Teresa Canone