La Nascita è l’esperienza di separazione e cambiamento più dolorosa e più condizionante che sperimentiamo nella vita. In questo Seminario lavoreremo sui traumi e sulle emozioni della Nascita per liberare l’energia repressa e Rinascere potendo fluire liberamente in sintonia con ciò che vogliamo ora.
Una convinzione perdurata a lungo, sia tra le persone comuni che tra il personale medico era che il neonato non sentisse niente e tantomeno il feto; per molto tempo si è creduto che il bambino nella sua vita prenatale non avesse sensazioni, emozioni, comprensione. Che fosse solo una macchina biologica che doveva funzionare bene per poter pensare ed agire una volta divenuto adulto. Questa visione sta cambiando, grazie a nuovi studi e ricerche che comprovano il contrario.
Il momento della nascita è un momento, spesso, colmo di sofferenza che il bambino esprime gridando. E’ un appello disperato che fino a poco tempo fa non era ascoltato.
Tutti noi quando eravamo bambini, abbiamo lanciato in vari modi questo ed altri appelli al sordo mondo degli adulti. Ma le richieste di comprensione e di aiuto che il nostro bambino interiore ha espresso, sono rimaste troppo spesso inascoltate.
Il bambino già dalla sua vita nell’utero è come una matrice pura, una lavagna quasi completamente bianca sulla quale vengono scritte impressioni, emozioni e pensieri. Ad ogni esperienza vissuta corrisponde un’impressione, un pensiero, una conclusione che “sceglie” inconsciamente e che diventa spesso una legge per lui, una legge alla quale non può trasgredire.
Siamo tutti influenzati e condizionati dagli schemi mentali emozionali e comportamentali che derivano da queste leggi, create nella nostra prima infanzia. Il concepimento, la gravidanza e la nascita hanno una profonda influenza sul nostro modo di vivere come adulti.
Siccome per il bambino ogni esperienza è fondamentale, egli trae conclusioni incisive per tutta la vita. L’esperienza è per lui fondamentale in quanto egli vive veramente il corpo e le emozioni intensamente, è continuamente attento a ciò che sente, molto di più di quanto lo siano gli adulti che hanno ormai imparato a vivere nella mente. Inoltre, il bambino non ha la concezione del tempo, egli vive nel presente e il presente diviene così l’assoluto, la legge.
Crescendo, impariamo come reprimere, come selezionare le esperienze e veniamo educati ad altre leggi. Ma il bambino in noi, quella parte bambina che rimane viva in ognuno di noi, continua a gridare. E come gli adulti di un tempo, anche noi ora, siamo divenuti sordi a questo appello interiore. Eppure questa voce ci parla e ci continua a confermare tutte le decisioni e le conclusioni che abbiamo tratto in passato. Ci troviamo così ad avere comportamenti ed attitudini che non vorremmo, a ricrearci conflitti e sofferenze che potremmo evitare e che confermano le nostre leggi personali.
L’interpretazione delle esperienze e le decisioni prese in conseguenza, sono diverse per ognuno, ma quello che abbiamo in comune tutti è il bisogno di avere ragione, bisogno che ci porta a creare continuamente nella nostra vita situazioni che confermino le impressioni legate alle nostre prime esperienze.
Prendiamo l’esempio di un neonato che sia particolarmente grande e che alla nascita crei molta sofferenza alla madre. E’ possibile che, dalle sensazioni ricevute, egli abbia inconsciamente assorbito l’impressione che il cambiamento crea dolore a se stesso e a chi gli vuole bene (la madre) e che l’espressione di sé è pericolosa perché causa dolore.
Nella propria vita, quest’individuo, potrà trovarsi a non darsi il permesso di esprimere le sue potenzialità e avere una forte resistenza a cambiare, oppure, creare situazioni nelle quali ad ogni suo cambiamento corrisponde la sofferenza di qualcuno.
Un altro esempio è dato dalle persone nate con il parto cesareo, spesso hanno una certa difficoltà a vivere l’intimità e una sensazione forte che la vita scorra come un film nel quale loro non sono veramente coinvolte. Inoltre, spesso, hanno difficoltà a concludere le esperienze, a prendere decisioni e la sensazione di non farcela da soli.
I bambini nati in anticipo, in ritardo, o con nascita provocata, da adulti, è possibile abbiano problemi con il tempo e in particolare, le persone il cui parto è stato provocato, potranno avere la tendenza a pensare che non possono ottenere ciò che vogliono, che non sono capaci, che gli altri li manipolano.
Qualcuno nato col forcipe (per fortuna, non lo si utilizza quasi più perché troppo rischioso), potrebbe aver tratto conclusioni che lo inducono a credere che è meglio non fidarsi degli altri perché mentre cercano di aiutare fanno del male.
Questi ed altri pensieri che agiscono nella nostra vita, ci portano spesso a lottare faticosamente, cosa che facciamo nel tentativo di dare ragione alla conclusione tratta: “la vita è dolorosa, è una lotta, è sofferenza” (pensiero che coincide con il nostro primo impatto nel mondo).
Per questo, anche se non ce ne accorgiamo, respiriamo tutti poco e male, cercando di reprimere quel ricordo doloroso. Ma respirare poco equivale a sentire poco il nostro corpo e le nostre emozioni. E’ per questo che quando proviamo paura o dolore tratteniamo il respiro, mentre, quando proviamo piacere, automaticamente, il respiro aumenta d’intensità insieme alle sensazioni provate.
Possiamo quindi avvalerci del respiro per ricontattare il nostro corpo, per ascoltare lui e il bambino interiore che in lui ha lasciato scritti i suoi messaggi. Possiamo scoprire quali schemi mentali ci siamo costruiti e liberarli con il respiro e l’accettazione. L’incondizionata accettazione amorevole di tutto ciò che sentiamo e viviamo.
Perché non sono tanto importanti gli avvenimenti in sé (il contenuto), quanto il punto di vista (il contesto) dal quale scegliamo di vederlo e di interpretarlo.
Il respiro consapevole del Rebirthing, il rilassamento totale, la presa di coscienza, la volontà e l’accettazione incondizionata e amorevole, sono gli elementi fondamentali di Rinascita Creativa.
Nel Seminario intensivo dedicato alla Nascita e Rinascita utilizzeremo molti esercizi per prendere coscienza di come la nostra venuta al mondo e il nostro passato, o meglio, i nostri schemi mentali, influenzano la nostra vita, e grazie alla respirazione circolare, immersi in acqua calda, permetteremo alle emozioni represse di liberarsi e a noi stessi di rinascere nella gioia.
L’avventura interiore è il viaggio di scoperta di noi stessi per diventare consapevoli di chi veramente siamo e del nostro potere personale e quindi, liberarci da ansie, stress, insoddisfazioni e creare la vita che desideriamo.
Dott.ssa Teresa Canone